Dalla raccolta I racconti del mare (Florestano Edizioni, 2007), Al crepuscolo è una pagina dedicata al momento sospeso tra luce e ombra, tra giorno e notte.
Un brano contemplativo, dove il suono diventa colore e la musica si fa paesaggio interiore.Introduzione
Il brano si apre con la didascalia:
“Uno sguardo al passato e uno al futuro. Con questi pensieri mi perdo nella luce soffusa e misteriosa del crepuscolo.”
È un pensiero che racchiude il senso del brano: il crepuscolo come soglia, come spazio intermedio in cui la memoria e l’attesa si incontrano.
Al crepuscolo non descrive un tramonto reale, ma un momento interiore: quello in cui il tempo sembra fermarsi, e il pianoforte diventa voce del silenzio.
Analisi musicale
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Tonalità: Mi♭ maggiore
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Andamento: Adagio
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Struttura: ABA (la sezione B leggermente più mossa; la ripresa A variata, con progressioni e cambi di tonalità)
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Linguaggio armonico: Tonale con estensioni moderne (none, undicesime e tredicesime)
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Carattere generale: Contemplativo, luminoso, sospeso
Sezione A
Melodia cantabile alla mano destra, accompagnata da arpeggi ampi alla sinistra. Gli accordi si estendono fino alle undicesime e tredicesime, creando un sound moderno e vellutato, dal respiro quasi jazzistico.
La scrittura tende a dissolversi in ampie risonanze: ogni accordo si apre come una finestra di luce che sfuma lentamente.
Sezione B
Un po’ più mossa, con quartine di crome alla mano destra che danno un carattere improvvisativo e fluido. La sinistra accompagna con arpeggi leggeri che sostengono il fraseggio.
Qui il ritmo si anima, ma senza perdere l’intimità: è un dialogo tra movimento e quiete.
Ripresa A (variata)
Il tema ritorna in forma più rarefatta, impreziosito da piccole modulazioni e progressioni che portano verso un finale sospeso, dolce, sereno.
La musica si chiude come un respiro che si dissolve nella luce del tramonto.
Il significato evocativo
Il crepuscolo è il momento in cui la luce si fa pensiero. In questo brano, la musica non descrive ma suggerisce: la malinconia di ciò che finisce e la speranza di ciò che inizia.
È un viaggio tra silenzio e memoria, dove il pianoforte si fa voce dell’anima.
Come in altri brani della raccolta I racconti del mare, anche qui il mare è presente, ma in modo simbolico: è il mare interiore, quello che riflette la luce di chi lo guarda.
Per interpreti e ascoltatori
Al crepuscolo richiede controllo del suono e sensibilità nel fraseggio.
Ogni nota va lasciata respirare, evitando eccessi dinamici.
Il pedale di risonanza è fondamentale: deve unire senza confondere, per ottenere quella trasparenza che fa del brano una meditazione sonora.
👉 Suggerimento interpretativo: eseguire in tempo libero, con piccoli rubati e sospensioni nei punti di tensione armonica, come a seguire il respiro della luce che cambia.
Ascolta “Al crepuscolo”
👉 Spotify: Al crepuscolo
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