Introduzione
Appartiene alla raccolta I racconti del mare (Florestano Edizioni, 2007), opera pianistica che esplora le sfumature del paesaggio marino come specchio dell’animo umano.
In Pensieri sommersi la superficie dell’acqua si fa metafora della mente: ciò che appare e ciò che resta nascosto convivono in un equilibrio fragile e profondo.
“Scorrono i pensieri, corre la mia penna su un foglio, come trascorre il tempo.
Tutto fugge via senza orma, né traccia, tra la nebbia d’inverno,
il silenzio sotto le stelle, la pioggia che scende, il moto delle onde;
ma qualcosa resta. L’amore è immortale.”
Una pagina che unisce contemplazione e introspezione, dove la musica si fa tempo interiore, respiro e memoria.
Analisi musicale
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Tonalità: Re♭ maggiore
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Andamento: Lento – Un po’ più mosso – Lento (ripresa con varianti)
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Forma: ABA
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Scrittura pianistica: melodia cantabile su armonie dense e cangianti, con accordi sia a parti strette che a parti late, in un linguaggio che intreccia suggestioni tardo-romantiche e sonorità jazzistiche moderne.
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Figure ritmiche ricorrenti: terzine fluide, che conferiscono al brano una scorrevolezza naturale, come un flusso di pensieri che emergono e si dissolvono.
Linguaggio e significato
La tonalità allargata e la libertà armonica rendono Pensieri sommersi un luogo di sospensione: un pensiero sonoro che vive tra sogno e realtà.
La sezione centrale (“Un po’ più mosso”) introduce un respiro più inquieto e narrativo, come se la superficie del mare fosse attraversata da correnti sotterranee.
La ripresa, invece, trasfigura il materiale iniziale in una luce nuova, più chiara, come dopo una lunga meditazione.
Interpretazione
Brano contemplativo e onirico, chiede all’interprete un suono morbido, introverso, ma pieno di vita interiore.
Le terzine devono fluire come un pensiero ininterrotto, mentre la melodia emerge dal tessuto armonico con naturalezza, quasi “respirando” con il mare.
Il pedale va dosato con attenzione per ottenere trasparenza e profondità, come se il suono provenisse da lontano.
Significato e poetica
Pensieri sommersi è una metafora dell’invisibile: ciò che vive dentro di noi — ricordi, desideri, speranze — come il mondo sommerso sotto la superficie del mare.
È forse il brano più trascendentale della raccolta: non descrive, ma evoca; non racconta il mare, ma lo fa coincidere con la nostra interiorità.
Qui la musica non rappresenta più la natura: è la natura stessa del pensiero.
Ascolta il brano
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