Dalla raccolta I racconti del mare (Florestano Edizioni, 2007), Riflessi di Luna è una delle pagine più liriche e visionarie della serie.
Un notturno moderno, dove il mare e la luce dialogano in un gioco di riflessi sonori che unisce calma, sogno e poesia.
Introduzione
Il brano si apre con la didascalia:
“Il riflesso della luna sull’acqua.”
Un’immagine semplice ma profondamente evocativa: la superficie del mare si fa specchio di luce, e la musica ne diventa il riflesso sonoro.
Come accade nei momenti più sospesi del silenzio, Riflessi di Luna nasce da una contemplazione interiore, da un ascolto lento e profondo del paesaggio notturno.
Analisi musicale
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Tonalità: Sol maggiore
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Andamento: Adagio
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Struttura: Introduzione – A – B – A – B – Coda finale
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Linguaggio armonico: Modale (colori misolidii e lidii, con uso poetico della nona come tensione risolta)
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Carattere generale: Sognante, contemplativo, poetico
Introduzione
Apre con un arpeggio disteso, quasi come un respiro. Il suono si dilata nello spazio, creando un senso di sospensione.
La luce lunare viene evocata da accordi chiari e risonanti, lasciati vibrare in un’atmosfera di sospensione.
Sezione A
Accompagnamento regolare con arpeggi che si concludono spesso su una nona appoggiata — segno distintivo del linguaggio del brano.
La mano destra canta una melodia dolce e trasparente, come un riflesso che si muove sull’acqua.
Sezione B
Il disegno ritmico si anima: la melodia, pur mantenendo il tono intimo, utilizza figure puntate e un gioco di figura-sfondo che imita il rifrangersi della luce lunare sul mare.
L’armonia si arricchisce di sfumature e modulazioni leggere, con un crescendo espressivo che culmina in una breve sospensione, come una nube che passa davanti alla luna.
Coda finale
Ritorna il materiale della sezione A, ma filtrato da una luce diversa: la musica si dissolve lentamente, fino a spegnersi in un accordo sospeso.
Un ultimo riflesso di luce, che svanisce dolcemente come un ricordo.
Linguaggio e poetica
Riflessi di Luna rappresenta uno dei vertici poetici della raccolta I racconti del mare.
È un brano che parla di silenzio, di luce, di tempo interiore.
L’uso modale e la presenza costante della nona creano una dimensione sospesa, in cui l’armonia si espande come un’onda luminosa.
Il pianista è chiamato a diventare pittore del suono: le sfumature dinamiche, i pedali leggeri, i tempi respirati sono essenziali per restituire la vibrazione del paesaggio lunare.
Per interpreti e ascoltatori
Interpretare Riflessi di Luna significa coltivare l’arte della delicatezza.
Ogni nota ha bisogno di tempo per risuonare, come ogni riflesso necessita di quiete per apparire.
👉 Indicazioni interpretative:
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Pedale sempre dosato, con risonanze trasparenti.
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Rubato discreto, seguendo la fluidità dell’immagine.
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Attenzione ai silenzi: sono parte integrante della struttura poetica.
Ascolta “Riflessi di Luna”
👉 Spotify: Riflessi di Luna
👉 SoundCloud: Riflessi di Luna
👉 YouTube: Riflessi di Luna
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