di Roberto Fasciano

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sabato 11 ottobre 2025

Roberto Fasciano — Il castello di sabbia: genesi, analisi e spartito per pianoforte

 Dalla raccolta pianistica I racconti del mare (Florestano Edizioni, 2007), Il castello di sabbia è un brano che parla del tempo e della memoria: ciò che costruiamo, amiamo e ricordiamo, destinato a dissolversi come sabbia bagnata.

È una musica che si affida alla nostalgia, al ricordo di qualcosa che svanisce dolcemente, ma lascia un segno nella memoria sonora.


Introduzione

Composto nel 2007 e inciso presso lo studio Lab Sonic di Matera, Il castello di sabbia è una delle pagine più intime della raccolta I racconti del mare.
La didascalia all’inizio della partitura recita:

“L’incanto di un castello; il nostro passato riemerge alla memoria e svanisce come sabbia bagnata.”

Queste parole racchiudono il senso dell’intero brano: la fugacità delle cose amate, la delicatezza dell’infanzia e il tempo che scorre.
La musica non descrive, ma ricorda, come un frammento di memoria che riaffiora tra le onde.


Analisi musicale

  • Tonalità: Fa maggiore

  • Andamento: Andante con moto

  • Metro: 6/8

  • Struttura: ABABC (con una coda finale dolce e contemplativa)

  • Linguaggio armonico: tonale

  • Carattere generale: intimo, malinconico, sereno

La scrittura pianistica, in stile romantico moderno, si fonda su un accompagnamento arpeggiato continuo, con una melodia semplice ma profondamente cantabile.
La sezione A introduce il tema principale, che si muove come un ricordo lieve, mentre la B offre un contrasto più narrativo, con modulazioni che ampliano la percezione del tempo.

Nella coda finale (C), il tempo rallenta e la musica si posa su un pedale di Fa, su cui si formano diverse armonie sospese: come il suono di un carillon che, lentamente, si spegne lasciando nell’aria il suo ultimo bagliore.


Linguaggio e scrittura pianistica

L’accompagnamento in arpeggi regolari evoca il moto lento e cullante del mare, mentre la melodia, spesso costruita per gradi congiunti, trasmette dolcezza e malinconia.
L’uso del registro medio-alto del pianoforte conferisce trasparenza e leggerezza al suono, mentre le armonie in dissolvenza finale amplificano l’effetto di sospensione.

Dal punto di vista tecnico, il brano richiede controllo del suono e sensibilità nel fraseggio: il pianista deve dosare il pedale con precisione per mantenere chiarezza e colore, senza perdere la naturalezza del respiro melodico.


Significato evocativo

Il titolo Il castello di sabbia suggerisce la metafora del tempo e della memoria.
Come le strutture effimere costruite sulla riva, anche i ricordi e le emozioni dell’infanzia si formano e si dissolvono con la stessa dolcezza del mare che li cancella.

In questo brano, la malinconia non è tristezza, ma contemplazione: è l’atto di osservare ciò che svanisce con gratitudine, come un’eco del passato che si riflette nella musica.


Per interpreti e ascoltatori

Chi suona Il castello di sabbia deve affrontarlo come un racconto: ogni frase è un’immagine, ogni pausa un ricordo.
Il tocco deve essere sempre leggero, con dinamiche prevalentemente p e pp, e un uso del rubato che segua la respirazione naturale della melodia.

Il brano invita alla meditazione e al raccoglimento: è una pagina da ascoltare come si osserva un’onda che arriva e si ritira, lasciando soltanto un segno, una traccia, un pensiero.


Ascolta “Il castello di sabbia”


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