Dalla raccolta pianistica I racconti del mare (Florestano Edizioni, 2007), Orizzonti è un brano che si apre al respiro del mare e al desiderio di un oltre che chiama e ispira. In questa pagina racconto come nasce, come si struttura e quali suggestioni racchiude questo orizzonte musicale.
Introduzione
Composto nel 2007 per la raccolta I racconti del mare, Orizzonti si presenta come una pagina meditativa, fatta di spazi e attese.
La didascalia iniziale recita:
“Gli orizzonti sono negli occhi di chi vede lontano, nel cuore di chi spera, nell’anima di chi ha pace.”
Queste parole insegnano l’anima del brano: non un’idea di orizzonte fisico, ma un invito all’ascolto interiore, alla speranza che si distende oltre il visibile.
Analisi musicale
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Tonalità: Do maggiore
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Andamento: Andante moderato
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Struttura: ABA (la sezione B è più lenta, Adagio; la ripresa A riporta il tema con qualche variante)
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Linguaggio armonico: tonale
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Carattere: contemplativo, sereno, pieno di respiro
Sezione A
L’accompagnamento della mano sinistra è sincopato, mentre il tema si sviluppa su accordi ricchi di estensioni (note che spaziano dalle none alle tredicesime). Spesso emergono scale misolidie e locrie eseguite rapidamente, un richiamo a un gusto jazzato che aggiunge colore e movimento alla texture.
Sezione B
Qui l’atmosfera si fa più pacata: la sinistra adotta arpeggi e il tema si muove con calma, come un respiro rallentato. È il cuore emozionale del brano.
Ripresa A (variante)
Il tema ritorna con leggere varianti: piccole inflessioni melodiche o armoniche, un accento spostato, un passaggio arpeggiato differente. La memoria del tema resta forte ma viva.
Linguaggio e scrittura pianistica
Orizzonti si ispira a un dialogo tra stabilità e movimento. L’uso di estensioni armoniche, modulazioni leggere e scale modali (misolidia / locria) conferisce al brano un colore moderno pur restando radicato nella tradizione tonale.
Il tocco del pianista deve essere fluido e partecipe: attenzione al fraseggio, equilibrio tra le due mani e sensibilità dinamica per far emergere i respiri interni del brano.
Significato evocativo
L’orizzonte non è solo una linea visibile, ma un simbolo di speranza, di possibile, di oltre. Orizzonti è un invito ad aprirsi all’infinito interiore, a contemplare ciò che non distrugge il visibile ma illumina l’anima.
In questo brano, il silenzio è parte dell’orizzonte, la pausa è musica che spalanca lo spazio.
Per interpreti e ascoltatori
Eseguire Orizzonti significa lasciare che il respiro e il suono dialoghino.
Le dinamiche devono restare controllate — soprattutto nella sezione B — e il fraseggio deve essere naturale, senza rigidità.
Nel riprendere A con varianti, il pianista ha spazio per esprimere scelte personali, senza tradire l’equilibrio della costruzione.
Ascolta “Orizzonti”
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